Mi sono avvicinata a EFT in un modo piuttosto singolare, e cioè partendo da una posizione piuttosto scettica, dovuta ad alcuni contenuti pubblicitari fuorvianti divulgati su un Social Network ad opera di un’organizzazione intenzionata solo ed esclusivamente a trarre profitto facendo grandi promesse senza curarsi troppo delle reali finalità di chi opera onestamente in questo campo. La fortuna ha voluto che avessi modo di confrontarmi con Fabiola, che conoscevo già da tempo per esperienze professionali comuni ad entrambe, la quale con grande lucidità ha voluto cogliere l'occasione per aprirsi al mio punto di vista e raccontarmi qualcosa di più della sua esperienza a questo proposito, così che potessi farmi un'idea più completa in merito.
Mettendomi nei panni di Fabiola probabilmente avrei avuto l’istinto di difendere EFT a priori, prescindendo dal fatto che quei soggetti nello specifico non stavano effettivamente rendendo un buon servizio a chi ha appreso le tecniche di EFT e del Matrix Reimprinting e le mette in pratica con la genuina e sincera intenzione di aiutare il prossimo a sentirsi meglio sia sul piano psicologico che su quello fisico, invece lei ha colto la palla al balzo per aprirsi al confronto, al dialogo, per capire senza lasciarsi condizionare da preconcetti né pregiudizi, e vedere insieme a me quali criticità io ravvisassi nel messaggio pubblicitario in esame, cosa ci trovassi di anomalo e per quali ragioni. È quindi emerso che io, da studiosa di Marketing, trovavo che il tipo di messaggio lanciato da quella campagna sponsorizzata fosse poco coerente con ciò che invece lei mi ha iniziato a raccontare sulla realtà più autentica da cui prende le mosse l’approccio che ha portato a EFT ed al Matrix Reimprinting.
Nel corso di questo scambio assolutamente (e incredibilmente per me!) pacifico e rispettoso ho avuto modo di approfondire questo approccio quel tanto che è bastato a spingermi nel giro di pochi giorni a chiedere a Fabiola di incontrarci per parlare a quattr’occhi più approfonditamente della sua scelta di diventare un’operatrice, della sua esperienza precedente come “paziente”, e di come tutto questo possa essere comunicato nel modo giusto, senza promettere di essere la panacea per ogni male né qualcosa di mistico, ma proponendo al contrario una visione estremamente concreta e pragmatica di come individuare la migliore maniera di farsi del bene.
Decido perciò di iniziare un percorso che ad oggi è lungi dal potersi dire concluso, ma di cui, dopo il quinto incontro, posso fare un primo bilancio indicativo. Con Fabiola ci siamo trovate ad affrontare in parte problematiche a me già note, ma in parte assai maggiore problematiche connesse alle prime, le quali però covavano sotto la cenere in modo insospettabile a me stessa per prima.
Insomma, con e grazie a Fabiola ho avuto modo di aprire gli occhi su aspetti assolutamente inattesi eppure strettamente connessi a ciò che mi faceva, a vario titolo, star male ed essere infelice, nonostante molto fosse stato già indagato da un lungo e approfondito percorso, tuttora in corso, di psicanalisi.
EFT e Matrix Reimprinting sono tecniche che consentono un viaggio dentro sé stessi, ma in modo radicalmente differente rispetto a ciò che si ottiene grazie all’analisi o alla psicoterapia. Ciò non vuol dire che l’una debba sostituire l’altra, sono versanti differenti attraverso i quali arrivare a scalare al medesima vetta, ma… per mia esperienza (seppur breve) posso dire che combinate assieme funzionano molto bene e che anche l’analisi ne trae considerevole giovamento in termini di maggiore efficacia. Fondamentale è stato anche disgiungere nettamente i due approcci nel corso dei singoli trattamenti, soprattutto per me che tendo ad avere un impatto molto analitico e cerebrale rispetto alle cose.
Mi sono trovata a sottoporre a Fabiola i problemi più disparati, partendo da una sensazione di forte pesantezza alle gambe che, dopo il primo trattamento, non si è MAI più ripresentata, esattamente come la sensazione di affanno che avevo quando sentivo di avere tante cose da fare o da dire, che il tempo non mi bastasse, e che dovessi correre e arrancare dietro alla mia stessa vita, l’ansia di controllo e la mortificazione che mi derivava anche soltanto da un minuto di ritardo rispetto ai miei appuntamenti.
Di lì siamo andate a finire (sempre nella prima seduta) a questioni estremamente profonde, legate al mio rapporto con mia madre e con mio padre, e a come determinati elementi del rapporto con loro si sono poi tradotti nel mio modo di reagire alle cose, nella mia rabbia forte, deflagrante, violenta, sarcastica, caustica e spesso irrazionale.
Non ho più provato la rabbia che più di una volta mi aveva letteralmente agita in un passato neanche troppo remoto. Certo, ancora oggi perdo la pazienza, ma di sicuro in modo radicalmente diverso da ciò che prima mi travolgeva. Conclusa quella seduta, semplicemente, non mi è più capitato di oltrepassare il limite al di là del quale finivo inevitabilmente per perdere il nume della ragione e diventare l’animale inesorabile e spietato che tante volte avevo in un certo senso chiamato in causa perché mi difendesse e mi proteggesse quando non mi sentivo più in grado di farlo da sola, con la forza della pacatezza e della mitezza avevo chiamato a difendermi, come se da sola non mi bastassi.
In tempi successivi mi sono sorpresa addirittura ad essere io ad aprire un dialogo con una persona che mi aveva mosso offese ed ingiurie estremamente pesanti e che mi aveva provocato una forte sofferenza. Grazie all’espediente offertomi da questa persona ho potuto dimostrare a me stessa che non è necessario scegliere tra due vie alternative, battersi o battere in ritirata, ma che esiste una terza via, quella della forza dimostrata, paradossalmente, attraverso il “disarmo”, ed ho compreso che questa terza via è più potente e risolutiva delle prime due.
Se mi fossi raccontata anche solo un giorno prima di iniziare il mio percorso con Fabiola di come mi sarei trovata a risolvere questo tipo di situazione grazie a EFT e a Matrix Reimprinting, sarei scoppiata a ridere.
Ho affrontato anche problematiche legate alla mia professione e a come l’ansia da prestazione ha inficiato ed inficia le prestazioni, provocando forti cali di concentrazione, tremori, istinto di fuga, paura del confronto, panico vero e proprio.
Ancora una volta grazie a Fabiola ho avuto modo di fare un altro viaggio dentro di me, scoprendo come dietro a queste paure si nascondesse in realtà ben altro. Ancora una volta i miglioramenti riscontrati a seguito della seduta in cui abbiamo affrontato questi argomenti sono stati netti.
Rimane ancora molto, moltissimo da fare. Più vado avanti, e più capisco che c’è tanto da indagare e da riscoprire di me, che ho molte parti di me con cui far pace per stare davvero bene, ma so anche che ho tutti gli strumenti per potermene occupare, e questo lo devo a Fabiola, che non ha mancato mai di incoraggiarmi, di essere presente senza mai risultare invadente, manifestandomi tutto il desiderio di sostenermi ed aiutarmi ad avere cura di me, insegnandomi come praticare il tapping in maniera autonoma e mettendomi nelle condizioni di poter essere indipendente in questo processo. Grazie.